I Piani di azioni positive
Il Piano triennale di azioni positive (Legge n.125/1991e dal Decreto legislativo n.196/2000, art.7, c.5 ) nasce come adempimento dei Comitati Pari Opportunità, che lo proponevano all’Amministrazione, con il fine di promuovere l'inserimento delle donne nei settori e nei livelli professionali nei quali esse erano sottorappresentate.
Oggi il Piano di Azioni Positive, proposto dai Comitati Unici di Garanzia all’Amministrazione, rispecchia le competenze allargate di questo nuovo organismo e viene redatto per rispondere anche all’esigenza di contribuire al miglioramento del clima lavorativo, per favorire la condivisione dei valori di equità e di rispetto della dignità dei lavoratori. Le pubbliche Amministrazioni adottano il Piano di Azioni Positive dopo aver acquisito il parere della Consigliera di Parità territorialmente competente.
I Piani sono un documento programmatico dell’Amministrazione e hanno durata triennale e in accordo con la Direttiva 2/2019 possono essere revisionati entro il 31 gennaio di ogni anno.
Le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 ai sensi di quanto previsto dall’articolo 6 del decreto legge 9 giugno 2021 n. 80, convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021 n. 113, devono inserire la loro programmazione di attività prevista nei Piani di Azioni Positive nell’apposita sezione del Piano Integrato Attività e Organizzazione (PIAO).
Le recenti evoluzioni normative fanno sì che il Piano non sia rivolto solo alla tutela delle pari opportunità tra uomini e donne, ma che promuova azioni diverse dirette a prevenire e contrastare ogni possibile fonte di discriminazione. Le azioni riguardano inoltre la promozione e la valorizzazione delle differenze e la promozione del benessere organizzativo. È fondamentale che le azioni positive, affinché rappresentino uno strumento concreto di innovazione e cambiamento della cultura organizzativa, siano in stretta correlazione con la pianificazione della performance ricompresa nel PIAO. Questa correlazione tra benessere del personale, parità di opportunità e performance della pubblica amministrazione è esplicitata anche nella Direttiva 2/2019 della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica. In continuità con i precedenti Piani di Azioni Positive e con il Gender Equality Plan dell’Agenzia, l’ENEA per l’anno 2023 ha inserito nel PIAO le seguenti Aree di intervento con relative azioni da realizzare e realizzate:
- Comunicazione e informazione;
- Equa rappresentatività e dignità di genere;
- Conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro;
- Benessere Organizzativo;
- Formazione;
- Collaborazioni nazionali ed internazionali;
- Sicurezza in chiave di genere.
Di seguito l’estratto del piano di azioni positive 2023-2025 dal PIAO.